giovedì, febbraio 22, 2007

Questa mattina

Questa mattina ho rischiato di uccidere. Il fatto che non sia accaduto dipende dal mio lettore mp3.
Ero in autobus, come ogni mattina, e, come ogni mattina, ero in straritardo. Ma niente mi importava; volevo solo godermi fino in fondo NYC degli Interpol che mi stava deliziando le orecchie e che mi aveva fatto entrare in uno stato d'animo che solo da appena svegli e con gli Interpol nelle orecchie si può capire. Bene. La canzone volge al termine quando l'autobus arriva alla maledetta fermata in cui salgono tutti i mostri della scuola media, che si trova tre fermate prima di quella a cui devo scendere. Ci tengo a precisare che la parola mostri è usata con un intento ben preciso, che è quello di evocare le peggiori immagini possibili a chi legge (se c'è qualcuno che legge, ma questa è un'altra storia). Dunque, iniziano a salire. Io sono immersa nello stato d'animo sopra citato, quando questa massa informe si impadronisce dell'autobus spingendo ed urlando. Mi agito un pochino, ma la musica salva il mio equilibrio. Mi viene un po' di panico nei secondi in cui la canzone termina ed aspetto inizi quella dopo. Ma ancora una volta la musica mi viene in aiuto. Ecco che Maps, la mia canzone preferita degli Yeah Yeah Yeahs, preserva la mia calma che ora pare davvero inattaccabile. Intanto, gli esseri continuano a spingere. Per un secondo mi domando come preferirei fargli del male: bruciarli vivi, scuoiarli, mutilarli, qualcosa del genere. Poi mi dico che è inutile complicarsi la vita, quando esiste della musica al mondo che riesce a farmi sentire così. Infatti, riesco ad arrivare fino al momento in cui tutti scendono indenne, e stranamente serena. E' in quel momento che nelle mie orecchie iniziano a farsi sentire i Prodigy. Grazie a dio, solo in quel momento.
Se fosse successo un momento prima, probabilmente avrei sterminato l'intero popolo dell'autobus.