martedì, gennaio 30, 2007

Sfatato un mito

Oggi ho pensato ad una cosa per quanto riguarda Johnny Seme di Mela.
Per chi non conoscesse la storia, contattatemi.
Comunque, ho avuto compassione per i carovani, i conquistatori del west, i cosiddetti pionieri, che hanno acconsentito a far partire con loro Johnny Seme di Mela.
Ebbene sì, la mia opinione su di lui è cambiata. Johnny non sapeva fare un cazzo nella vita. Era uno sfigato che non sapeva fare altro che piantare mele. E vi dirò di più. Io credo che i pionieri l'abbiano fatto secco! Probabilmente non solo non dava un contributo utile, ma rompeva addirittura i coglioni. La storia dice solo che un giorno Dio ha chiamato il vecchio Seme di Mela per continuare a piantare i propri semi in cielo. Capito?! Nessun accenno alle cause della morte. Mica Dio se l'era preso perchè va matto per le mele. Anzi. Appena i pionieri sono venuti a conoscenza del fatto che Lui è onnipotente, hanno pensato bene di mollare a lui il fastidioso Johnny. Se è onnipotente, quando si romperà le palle lo brucerà con lo sguardo o lo strozzerà con una ragnatela, hanno pensato.
No no, invece, no no. La strategia da adottare era un'altra. Bisognava fare in modo che Johnny vendesse l'anima a qualche animale. Così sarebbe poi finita nel paradiso degli animali, no? Peccato che non ci siano arrivati.
Perchè ora ho paura che quando morirò, incontrerò Johnny. Sicuramente mi romperà i coglioni. E mi ruberà le banane.
Mica si può vivere di sole mele.

martedì, gennaio 23, 2007

Sorzini se n'è andato, e pare non ritorni più

Eh già. Come si dice, "tutto passa". Le cose, le persone, tutto.
Così, con le stagioni, con le temperature, con i venti, con le piogge, con gli amori, con le amicizie, anche Sorzini se n'è andato. Per la precisione, il buon caro vecchio Davide, con suo padre. Per la precisione, gli occupanti di uno degli appartamenti del quinto piano. Mi piangeva il cuore quando me l'hanno detto. Perchè, nonostante tutto, Davide è Davide.
Davide è quello che, ogni volta in cui l'ascensore serviva a qualcuno, lo usava a sproposito, perchè ubriaco. E' quello che la sera di Halloween stava male ed in ascensore mi ha spaventata piangendo e dicendomi che non stava bene, che non ce la faceva. E' quello il cui unico ma logorante vizio - il bere - ha fatto si che la gente diffidi. Basterebbe poco però per capire che dietro quell'apparenza consumata dall'alcool c'e una bravissima persona che lotta contro i fantasmi interiori. Ma, come sempre, cercare di capire è sempre più difficile e scomodo.
Davide mancherà non tanto in quanto persona, piuttosto in quanto anomalia rispetto alla normalità del palazzo, abitato per la maggior parte da perbenisti, di quelli che si scandalizzano quando un bambino sbadiglia a bocca aperta.
Di quelli che, ogni tanto, hanno trovato una pisciata di Davide sullo stipite della porta.

venerdì, gennaio 12, 2007

Pace interiore

A volte sopraggiungono emozioni talmente piccole e talmente forti che si può quasi rimanere spaventati della loro piccola grandiosa portata.
A volte succede che, così da un momento all'altro, ci si senta in pace non solo con se stessi, ma con il mondo intero. Ed il bello è che basta poco.
Oggi, sapere che l'ora di Gianni stava finendo, vedere il sole che entrava dalla finestra dentro all'aula che sapeva di prigionia, e rubare qualche opuscolo degli open day della Bocconi è bastato quanto meno a farmi sentire enormemente in pace con me stessa. Avrei quasi dato un bacio a Gianni: ma essendo lui un vecchio prof di economia ormai all'ultima spiaggia, con tanto di barba bianca e alito che funge da valida prova a sostegno dell'ipotesi che per colazione mangi porchetta, si trattava di una potenziale minaccia a questa mia ritrovata pace interiore.
Questo ha fatto crescere in me la consapevolezza di una grande verità: non è salutare mangiare la porchetta a colazione. Sicuramente gli effetti nocivi perdurano nel tempo. Di conseguenza, meglio allargare questa consapevolezza a tutti gli insaccati.
Perchè così come la pace interiore può arrivare da un raggio di sole, dalla soddisfazione del fare la pipì dopo tanto che la si ha, da un sorriso, nella migliore delle ipotesi, può anche andarsene silenziosamente con la polvere che ormai ricopre tutto il cappotto di Gianni.
Polvere, leggi: forfora.

lunedì, gennaio 01, 2007

Piccola seria parentesi

A volte succede che, senza rendercene conto, le cose accadono. Ci passano attraverso, ci sfiorano; sì, ma come possono sfiorare le pietre. Il livido può formarsi anche il giorno dopo, ma rimane per tantissimo tempo. E fa male.
E' quel livido che ho paura possa un giorno formarsi su di me. Per ora io sono la semplice pomata che piano piano può lenire il dolore di qualcuno il cui livido si sta ingrandendo.
Volevo solo aprire questa piccola seria parentesi in un blog in cui non volevo lasciare posto alla serietà, ma è giusto così.
Nonna, i mali dell'anima guariscono. Ed i lividi piano piano si dissolvono. Anche la morte, si dissolve. Non solo la vita.