lunedì, agosto 31, 2009

Si beh.

Ieri sera il mal di testa mi ha ucciso quei pochi neuroni che riuscivano ancora a saziarsi con le poche risorse a disposizione nella mia testa ma, si sa, sono tempi magri questi. La Vale sarà contenta che io abbia ricominciato a scrivere, credo, e ne sono felice. Mi piacerebbe passare qualche piacevole giorno ad Albarella con lei, ma purtroppo, quest'anno non è possibile. Sono tempi magri, si sa. D'altra parte anche lei si è data al lavoro quest'estate, quindi. Albarella la vedrò forse l'anno prossimo, non che sia di vitale importanza, ma ogni tanto fa bene anche rivivere i luoghi che ci accompagnano da sempre.
Una nota molto positiva che devo rimarcare è che ho iniziato a buttare giù una trama molto interessante (secondo il mio umile parere) e molto piena di possibili risvolti. Mi fa molto bene quest'idea in questo periodo così strano e assurdo. Come me.
Un'altra nota positiva è che oggi finalmente ho trovato il regalo per la cara Sara, un'amica che si meriterebbe più di una come me per uscire ogni tanto, questo è sicuro. Insomma, si parlava del suo regalo. Ebbene, l'ho trovato al Disco D'Oro stamattina, un singolo dei Killers, che le piacciono tanto. Il piccolo particolare è che ha compiuto gli anni a gennaio.
Ma va beh. Devo dire quest'ultima cosa. Ieri sera a mezzanotte mentre ci si avvicinava alla chiusura Radio Capital mi ha fatto un regalo che mi ha dato molto da pensare. Me l'ha sbattuto lì senza avvertirmi, per nessuna ragione, rischiando di pungermi e di rafforzare le mie paure.

No Surprises.

domenica, agosto 30, 2009

...

Cari amati, E' con il cuore e il volto triste che mi rivolgo a voi questa mattina. Venerdì 28 agosto sono stato obbligato a lasciare il gruppo rock di Manchester chiamato Oasis.I dettagli non sono importanti, e poi ci sarebbero troppe cose da elencare. Ma credo che voi abbiate il diritto di sapere che il livello di intimidazione verbale e violenta nei miei confronti era diventato intollerabile. E la mancanza di sostegno e comprensione da parte del mio management e dei miei compagni di band mi ha lasciato senza alternative e costretto ad andarmene.Per prima cosa, voglio porre le mie scuse ai ragazzi di Parigi che hanno pagato un biglietto e hanno atteso tutto il giorno solo per vedere noi, per essere poi, ancora una volta, delusi dalla band. Le scuse probabilmente non bastano, ne sono consapevole, ma temo siano tutto ciò che posso offrire in questo momento.Per rimanere in argomento, vorrei ripetere lo stesse parole alla brava gente del V Festival che ha potuto sperimentare la medesima delusione. Personalmente, ero pronto e carico per offrire una buona esibizione. Ma ahimè, altre persone all'interno del gruppo evidentemente non lo erano.Per concludere, voglio ringraziare tutti i fans degli Oasis in tutto il mondo. Gli ultimi 18 anni sono stati veramente, veramente entusiasmanti (odio questa parola, ma oggi mi sembra essere la più appropriata). Come un sogno divenuto realtà. Porterò con me ricordi gloriosi.Ora, se me lo permettete, avrei una famiglia e una squadra di calcio di cui occuparmi. Ci vedremo da qualche parte lungo la strada. E' stato un fottuto piacere. Grazie molte, arrivederci. NG.

lunedì, agosto 24, 2009

No Alarms And No Surprises

Due volte nella vita è successo che non mi è suonata la sveglia, catapultandomi in una situazione a dir poco critica.
La prima volta è stato quando, il giorno in cui si andava a Barcellona e ci si ritrovava alle sei meno un quarto alla rotonda della Meridiana, ho pensato bene che non valesse la pena andare a letto, in modo da riuscire a dormire nelle dodici ore di pulmann che mi aspettavano. L'ho pensata proprio bene. Solo che alle tre e mezza non ce la facevo più, ed ho pensato ancora meglio di andare a letto per un po', e ancora meglio di mettere come sveglia la vibrazione per non rompere a chi voleva dormire.
L'ho pensata proprio bene. La Tania passava con sua madre a prendermi alle cinque e un quarto. E quella maledetta vibrazione si è persa nei meandri del mio sonno pesante fino alle sei meno un quarto, quando mia madre è venuta a svegliarmi dicendo che c'erano in strada due che urlavano -Giulia!-.
La seconda volta è stato quando, nonostante il lavoro in gelateria, ho voluto fare una gentilezza ed acconsentire ad andare a fare la babysitter alle nove di mattina. Ce la farò sicuramente, ho pensato bene. Ho pensato un po' meno bene quando ho aperto gli occhi ed erano le nove e un quarto perchè, beh, se c'è una cosa che nessuno può negare di me è che sono affidabile, e lo sono fino alla morte sempre, sempre.
Tranne queste due volte. Queste due volte è successo che la mia affidabilità è andata a quel paese. Ed è l'unica cosa che puoi veramente dire di me. Ignoro spesso altre sveglie che mi fa comodo ignorare, tipo alcune scadenze che non mi va di rispettare, alcune persone che non mi va di considerare, alcuni problemi che non mi va di risolvere. Ignoro l'allarme. E poi boh, sai che ti dico, che è meglio lasciarli suonare questi allarmi, perchè a me piace sbagliare, ricordare dei miei errori, rielaborarli, assorbirli, comprenderli, dimenticarli di nuovo.
No Alarms And No Suprises, in fondo.