martedì, gennaio 23, 2007

Sorzini se n'è andato, e pare non ritorni più

Eh già. Come si dice, "tutto passa". Le cose, le persone, tutto.
Così, con le stagioni, con le temperature, con i venti, con le piogge, con gli amori, con le amicizie, anche Sorzini se n'è andato. Per la precisione, il buon caro vecchio Davide, con suo padre. Per la precisione, gli occupanti di uno degli appartamenti del quinto piano. Mi piangeva il cuore quando me l'hanno detto. Perchè, nonostante tutto, Davide è Davide.
Davide è quello che, ogni volta in cui l'ascensore serviva a qualcuno, lo usava a sproposito, perchè ubriaco. E' quello che la sera di Halloween stava male ed in ascensore mi ha spaventata piangendo e dicendomi che non stava bene, che non ce la faceva. E' quello il cui unico ma logorante vizio - il bere - ha fatto si che la gente diffidi. Basterebbe poco però per capire che dietro quell'apparenza consumata dall'alcool c'e una bravissima persona che lotta contro i fantasmi interiori. Ma, come sempre, cercare di capire è sempre più difficile e scomodo.
Davide mancherà non tanto in quanto persona, piuttosto in quanto anomalia rispetto alla normalità del palazzo, abitato per la maggior parte da perbenisti, di quelli che si scandalizzano quando un bambino sbadiglia a bocca aperta.
Di quelli che, ogni tanto, hanno trovato una pisciata di Davide sullo stipite della porta.

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