sabato, novembre 11, 2006

Pensieri del 23 settembre 2006

Oggi mi è arrivato un messaggio da un numero che non conoscevo e, con stupore, ho letto che si trattava di A****, una che era in squadra con me e che ho rivisto sabato sera.
Domanda n°1: da chi ha preso il numero? Anche senza risposta, possiamo passare oltre. Questo dato è irrilevante.
Domanda n°2: cosa gliene frega di sapere come sto? Cioè, grazie eh, ma in fondo sono quattro anni che non ci vediamo nè sentiamo; e neanche siamo state mai grande amiche.
Domanda n°3: ma siamo sicuri che non mi abbia scambiata per un'altra? Potrei rispondere affermativamente a questa terza domanda se non fosse che nei cinque minuti in cui abbiamo parlato ho avuto tempo di dirle: -Ah, tu sei A***, l' A***, sì, l' A****! Mi ricordo di te!- confermando anche con alcuni episodi divertenti di quando eravamo insieme in squadra.
Dato che questa cosa del messaggio mi sembrava strana e nessuno dei miei interrogativi trovava risposta, ho iniziato ad immaginarmi un complotto. Nel senso. Ho immaginato di avere un'identità segreta,che lei aveva scoperto parlando con qualcuno del fatto che mi aveva rivista e notando incongruenze sulle descrizioni del mio aspetto fisico e del mio passato.
Bene, mi sono detta, ora mi vuole smascherare!
Riuscirò però a mantenere segreta quest'identità, dato che ho risposto con un non compromettente: - Ciao, tutto bene, e te?-. Vediamo, in base a ciò che risponderà se,in realtà,è un' agente della CIA, un alieno, o una lesbica.

Ohibò! Nessuna delle tre opzioni era giusta! Per quanto quella riguardante i suoi possibili gusti sessuali potesse essere più colorita, la verità è ben peggiore: altro non le interessava che avere il numero di ex compagne di squadra.
Mi sono sentita poco considerata, eh! Ma, in fondo, la mia identità segreta è al sicuro, ancora una volta.

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